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Le favole, lo sai

Qualche volta sono brani di canzoni o motivetti, qualche altra storielle che riaffiorano, di quelle che puoi aver sentito soltanto da bambina. Ti svegli ed eccole, appiccicate da una qualche parte dentro di te e te la raccontano ancora la storia di chissà quale personaggio che non riusciva più a tenerselo in pancia quel segreto, e allora andava in un grande giardino, scavava una buca – con le mani, che la foga era tanta – ci buttava dentro il suo segreto e poi richiudeva tutto, spaziato e pago di uno sfogo. Il giorno dopo, perché c’è sempre un giorno nuovo che arriva, una notte trascorsa a far maturare le cose, mille fiori cantavano in coro il gran segreto: “Il re ha le orecchie da asino, il re ha le orecchie da asino: le tiene nascoste sotto la corona!” È immaginarsi già il sudore, ghiacciato, della fragile spia.