Il Coccoladieta su Novella Cucina: pasta viola

Questo mese vi proponiamo una pasta davvero speciale seguendo la ricetta del dottor Stefano Cattorini, biologo nutrizionista e tecnologo alimentare, autore della prefazione al Coccoladieta, il primo diario alimentare che “coccola” in modo unico le persone a dieta.

Ingredienti  per 2 persone:
•       160 g di pasta integrale, formato a scelta
•       4 carote viola grosse
•       1 spicchio d’aglio
•       30 g di olio extra vergine di oliva
•       Basilico fresco

Preparazione:
Tempi di preparazione 15-20 minuti Portare ad ebollizione l’acqua,  salandola al raggiungimento dell’ebollizione.
Nel frattempo, pelare le carote, tagliarle a rondelle e con il tritatutto, tritarle, assieme allo spicchio d’aglio e al sale, fino al raggiungimento di pezzettini grandi 1-2 mm.
Mettere il trito ottenuto in una padella, con un cucchiaio d’olio EVO e 3 cucchiai d’acqua; cuocere il tutto a fiamma media, per 7 minuti.
A questo punto far bollire la pasta, scolandola un minuto prima del raggiungimento della cottura desidera.
Passare la pasta scolata assieme al trito di carote per un minuto in padella.
Impiattare, la pasta aggiungendo foglie di basilico fresco per guarnire il piatto.

Proprietà nutrizionali:
Valori nutrizionali per porzione
kCal/kJ 501/ 2096,18
Carboidrati 69.5 g
Di cui zuccheri 5g
Grassi g 17.7
Di cui saturi g 0.0
Proteine g 14.0
Fibra g 9.0
Sale g 3.8

Il piatto ricco di fibra alimentare, risulta ottimo per stimolare la regolarità intestinale e il sistema immunitario. Inoltre, Le carote viola hanno molte proprietà e un’elevata percentuale di vitamina B, C, PP, D ed E, oltre che una gran varietà di sali minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio e zinco.
Abbinamenti:
Formaggi freschi come Robiola, Crescenza e Squacquerone.

Natale in leggerezza

Natale, la festa che mette in scena i piatti della tradizione familiare, ha il grande merito di riprendere le
grosse pentole che rappresentano bene l’idea del cibo cotto lentamente e in modo sano e leggero, una
prerogativa indicata dalla anche dalla seconda edizione del Coccoladieta, il diario alimentare che prova a
rendere più dolci i primi 100 giorni di dieta.

E mentre si sta consumando il tempo della cottura e la tavola si arricchisce di calici e addobbi, l’alchimia del
tempo lento della lievitazione induce a ricordi che esplodono in gioia da condividere al momento di
portare in tavola questo pane morbido e profumato, allestito con i colori della festa. Ecco il Babà salato
rivisitato dalla chef Gabriella Fantuz e allestita con la ricotta infornata, un centrotavola che accompagna
formaggi e salumi, adatto anche per un “Natalino” con gli amici.
Cominciamo dalla ricotta infornata. Scolare la ricotta in un colino di plastica appoggiato su una ciotola per
una notte intera; scaldare il forno a 250 gradi, foderare una teglia con carta forno inumidita, trasferire la
ricotta e spennellarla con olio d’oliva, pepe di mulinello e sale. Infornare per 30 minuti affinché la ricotta sia
ben dorata. Far intiepidire e posizionare in una alzatina.

Per il Babà salato rivisitato

400 g di farina W 300, 50 g di farina integrale, 50 g di farina di castagne, 16 g di lievito fresco, 125 g di
acqua, 75 g di latte, 40 g di burro, 2 uova, 10 g di sale, 80 g di parmigiano grattugiato.
Impastare le farine aggiungendo il lievito sciolto nel latte tiepido, l’acqua, il parmigiano; aggiungere poi il
burro morbido, un uovo alla volta, impastando. Infine, il sale. Facoltativa l’aggiunta di uvetta passolina o
altra frutta secca. Riporre l’impasto suddiviso in palline ben tondeggianti in una teglia o antiaderente o
imburrata e infarinata (mettere un bicchierino rovesciato al centro per mantenere il foro), spolverizzare il
tutto con un poco di farina e far lievitare 2/3 ore in un luogo caldo coperto con panno e pellicola.
Preparare il forno a 200 gradi statico, infornare per 25 minuti (controllare la cottura con uno stecchino)!
Fare raffreddare e sformare.
Con i ritagli della pasta prepariamo una foglia che servirà per decorare e che mettiamo poi a lievitare e a
cuocere.
Procuriamoci dei peperoncini freschi e pomodorini del Piennolo (un pomodoro del Vesuvio che si conserva
in inverno per 7/8 mesi grazie alla concentrazione di zuccheri) e terminiamo il centrotavola. Buon Natale…
in forma dal Coccoladieta!

Un esempio di narrazione terapeutica

Riporta Bnessere Mag, a proposito del Coccoladieta e della narrazione terapeutica:

Abbiamo chiesto ad Elisa Origi il perché abbia scelto un progetto editoriale di questo tipo:

autrice Il Coccoladieta
Elisa Origi

“Scrivere significa per me tenere compagnia e quando qualcuno non ti fa sentire solo, semplicemente, ti salva la vita. Ti preserva dalla tristezza, dal grigiore, da quella noia che spesso ci fa cercare riparo nel cibo. La scrittura diventa allora terapia e via per arrivare al cuore delle persone e offrire loro un’occasione per rinnovare i pensieri, la consapevolezza e l’autostima. La medicina narrativa sta conoscendo una grande stagione di crescita e mai come oggi la cura del malessere è vista come strategia olistica, dove tante discipline possono e devono intrecciarsi.”

 

Il Coccoladieta su Vanity Fair!

Che emozione vedere che il Coccoladieta è stato scelto e recensito niente meno che da Vanity Fair!

“Proprio per provare a capovolgere questa prospettiva – esordisce la bella recensione di Lidia Pregnolato – in apparenza così stringente, le pagine di Coccoladieta, diario alimentare appena giunto alla sua seconda edizione e che si prefigge di rendere più dolci i giorni della dieta (che di dolce hanno solitamente ben poco ndr), cercano di aiutare le persone, desiderose di recuperare il peso forma, a concentrarsi su specifici aspetti: il proprio benessere, l’introspezione e l’importanza nelle abitudini quotidiane. Tutto questo con un unico obiettivo: raggiungere il proprio equilibrio e festeggiare le proprie riconquiste.

https://www.vanityfair.it/gallery/come-rendere-piu-dolci-i-giorni-della-dieta-dimagrante

Esce “Il Coccoladieta, il mio Diario Alimentare”

Arriva la 2a edizione del primo diario alimentare capace di rendere più dolci i giorni della dieta

Con la prefazione scientifica di Stefano Cattorini, biologo nutrizionista e tecnologo alimentare e Corrado Pierantoni, endocrinologo e nutrizionista clinico

 

Sabato 27 novembre or 18:00 la presentazione

al Gaya Social Café di Gallarate

 

2 novembre 2021 – Esce la tanto attesa seconda edizione de Il Coccoladieta, il primo e unico diario alimentare scritto con l’obiettivo di coccolare e rendere meno severi i giorni della dieta.

L’autunno è in assoluto il mese delle ripartenze e della progettualità. Rimettersi in forma dopo un’estate di leggerezza diventa così l’obiettivo che in tantissimi si danno.

Non è semplice però iniziare e porsi in un’ottica di rigore e disciplina. Proprio per provare a capovolgere questa prospettiva in apparenza così stringente, le pagine di questo diario cercano di aiutare le persone, desiderose di recuperare il peso forma, a concentrarsi su specifici aspetti: il proprio benessere, l’introspezione e l’importanza nelle abitudini quotidiane. Tutto questo con un unico obiettivo: raggiungere il proprio equilibrio e festeggiare le proprie riconquiste.

Niente diete mirabolanti o regimi dell’ultima moda, quindi, per chi decide di adottare questo diario per i suoi primi 100 giorni di percorso: l’invito è sempre quello di rivolgersi a un professionista della salute per impostare un piano bilanciato e adatto a se stessi. Fatto questo, giorno per giorno sarà possibile appuntare emozioni, lasciarsi ispirare dai tanti suggerimenti e provare a vivere il tempo che si trascorre in cucina in un nuovo modo, con più leggerezza e piacere.

Ciascuna pagina è diversa dall’altra e tutte sono a colori e ricche di consigli.

Il Coccoladieta ha già aiutato moltissime persone a fermarsi e a pensare: questo è il mio obiettivo – ha detto Elisa Origi, autrice del libro. Imparare a volersi bene è la prima lezione che bisogna apprendere: solo così possiamo allenarci a capire che la conquista del benessere è frutto di un lavoro quotidiano. Per questo ho ideato questo diario e sono molto onorata di aver potuto, in questa seconda edizione, ospitare le prefazioni di due professionisti, il dottor Stefano Cattorini, nutrizionista e tecnologo alimentare e il dottor Corrado Pierantoni, endocrinologo e nutrizionista clinico. La loro approvazione scientifica avvalla la rotta già tracciata con la prima edizione e offre ai futuri lettori la certezza di avere tra le mani un valido strumento di ausilio al proprio percorso. Proseguo così nel mio progetto editoriale di medicina narrativa.

Come Biologo Nutrizionista ho seguito e continuo a seguire tantissime persone – ha spiegato il dottor Stefano Cattorini. Ciascuna con le proprie unicità. Con necessità, difficoltà e punti di forza diversi, ma tutte con uno scopo comune: sentirsi meglio con il proprio corpo e migliorare il proprio stato di salute. Quando inizia la dieta, una persona è molto motivata: sperimenta la novità e si auto-analizza, orgogliosa dei primi risultati e molto concentrata sull’obiettivo. Vuole giungere alla meta il prima possibile, tagliare il nastro del traguardo e poter dire “ce l’ho fatta”. Come ben noto, ogni individuo non è un’entità a sé, ma parte di un tutto: contemporaneamente influisce e viene influenzato dal mondo che lo circonda. Proprio quest’ultimo aspetto è ciò che comunemente porta al fallimento e all’abbandono di una dieta. Parlo in primis del giudizio degli altri, del bisogno di spensieratezza ma anche dei problemi che pur volendo evitare ci colpiscono…tutti aspetti che possono minare il nostro percorso, allontanandoci dallo scopo. Quando si inizia un percorso nutrizionale, (spesso definita “dieta”), è fondamentale farsi seguire da un professionista che sia in grado di trasmetterci fiducia, che abbia la giusta competenza per analizzare il nostro stile di vita, lo stato di salute e il nostro fabbisogno nutrizionale. Occorre quindi che sappia predisporre una dieta adatta alle esigenze della persona in modo che quest’ultima possa seguirla lungo tutto il suo percorso: con la salute e l’alimentazione non si scherza mai! Il Coccoladieta è uno strumento che aiuta il paziente nei suoi momenti di difficoltà, mantenendo traccia del percorso svolto e riuscendo a far riflettere sul lavoro fatto. Può essere quindi un impegno che prendiamo con noi stessi e anche uno strumento per il nutrizionista stesso. A mio giudizio, il Coccoladieta può essere utile anche al mio lavoro, nel mio ruolo di nutrizionista: perché mi aiuta a seguire meglio l’andamento del paziente, valutare l’attinenza alla dieta e capire lo spirito con cui il paziente la sta seguendo.”

 

È proprio così: quando si prende con se stessi l’impegno di seguire una dieta, quello che può mancare all’inizio è uno spazio per ritrovarsi – ha spiegato infine il dottor Corrado Pierantoni -riflettere sulle proprie abitudini alimentari, e se serve – perché no – anche sfogarsi. Ecco allora che un diario alimentare può rappresentare un prezioso alleato: ci regala infatti quella pazienza e dolcezza che può consolare e intrattenere in un momento della nostra vita che ci pare spesso costellato solo da proibizioni e sacrifici. Personalmente, consiglio molto spesso ai miei pazienti l’uso di un diario alimentare, anche per commentare insieme le evidenze raccolte durante le visite successive alla prima. Come tutti sanno, seguire una dieta davvero efficace non deve comportare né restrizioni eccessive, né digiuni: occorre invece imparare a nutrirsi nella consapevolezza di ciò che davvero può farci star bene e di ciò che, invece, finisce per essere superfluo e dannoso per la nostra salute prima ancora che per la nostra linea. Il Coccoladieta racchiude un’idea che mi è piaciuta da subito: sono pagine molto originali, nelle quali rifugiarsi. Sono scritte con il cuore e grazie ad esse si può trovare ispirazione, costanza, buon senso, empatia e creatività. Credo che tutto questo possa tenere lontani i miei pazienti da noiosi obblighi compilativi: questo diario, anche nella sua fisicità, può diventare un ottimo compagno di viaggio: del resto, nei libri, troviamo spesso degli amici preziosissimi.”

Sabato 27 novembre, alle ore 18:00, al Gaya Social Café di Gallarate (VA) la prima presentazione del volume con la presenza dell’autrice che dialogherà sui temi delle diete e del benessere con il dottor Stefano Cattorini.