Se Einstein crede in Dio
Se è Einstein a credere in Dio.
Questo autore deve ancora scrivere la sua biografia.Nel frattempo lasciaci dire che siamo orgogliosi Elisa Origi dei contributi e 156 voci.
Se è Einstein a credere in Dio.
Poi l’estate va. E c’è sempre qualcuno che rimpiange l’odore del mare, l’altezza del sole, la libertà dei corpi. Io osservo l’autunno che entra nelle nostre vite, lo facciamo un po’ tutti, torvi. Di nascosto, gli allungo un po’ del mio pane. Allora lui si accuccia dietro di me, apre la sua sportina di velluto. […]
E quando mi dicono “io Dio lo sento, semplicemente”, penso a quanto possano essere forti le proiezioni della parte più vera di noi, l’aspirazione all’eterno, la profondità interiore. Ma in tutta questa poesia, non posso scorgervi nulla di divino, nulla se non di umano. Sarà che Dio va intuito, più che capito. Sarà che il […]
L’amore è quella cosa in cui e per cui ci si spaparanza.
Come faremo a baciarci se quando ci infiliamo nei portoni la luce si accende a tradimento, con quei cosi di sensori! Aspetta, ferma: non respirare, appiattiamoci in quest’angolo. Magari poi si spegne e non si accorge più di noi…
I biscotti, si sa, portano in tavola, già dal mattino, letizia, tenerezza e buonumore. La loro fragranza, il loro colore dorato e la loro consistenza ci coccolano e spesso, inzuppati nel latte caldo, ci regalano una cena alternativa, al riparo dalla malinconia! Che cosa c’è di meglio, allora, che provare a raddoppiarne la loro dolce […]
Che cosa c’è attaccato al vostro cordino?
Come faremo? Come faremo a tornare alla vita di sempre? Eccoci, gonfi di quei respiri presi tra lo scintillare del sole negli alberi e le carezze del vento sulla pelle. Proviamo a rientrare nella normalità dei giorni. Fingendo che ci basti l’aver cercato di cogliere i messaggi nascosti nelle pieghe delle ore.
Mi sono resa conto di quanto sia diventato impossibile parlare di Oriana Fallaci senza finire nel vortice di una qualche polemica. La Fallaci giudicata razzista, che osteggiava gli omosessuali e che amava la guerra perché “le ricordava quando era giovane e bella”. Posto che continuerò a domandarmi per sempre quale sia il confine tra essere […]
Ero a disagio solo con lei. Lei lo capì. Un polpo viola giaceva sconfitto sugli scogli neri, l’anima coriacea, sfilacciata. Prese un’arancia. Ne svuotò l’anima. Riempì le sue spoglie di alici. Una di esse sembrava ancora pulsare di argento e di vita.