Pubblicati da Elisa Origi

Poi l’estate va

Poi l’estate va. E c’è sempre qualcuno che rimpiange l’odore del mare, l’altezza del sole, la libertà dei corpi. Io osservo l’autunno che entra nelle nostre vite, lo facciamo un po’ tutti, torvi. Di nascosto, gli allungo un po’ del mio pane. Allora lui si accuccia dietro di me, apre la sua sportina di velluto. […]

Sarà che

E quando mi dicono “io Dio lo sento, semplicemente”, penso a quanto possano essere forti le proiezioni della parte più vera di noi, l’aspirazione all’eterno, la profondità interiore. Ma in tutta questa poesia, non posso scorgervi nulla di divino, nulla se non di umano. Sarà che Dio va intuito, più che capito. Sarà che il […]

Come faremo a baciarci

Come faremo a baciarci se quando ci infiliamo nei portoni la luce si accende a tradimento, con quei cosi di sensori! Aspetta, ferma: non respirare, appiattiamoci in quest’angolo. Magari poi si spegne e non si accorge più di noi…

I biscottoni: felicità in formato XL!

I biscotti, si sa, portano in tavola, già dal mattino, letizia, tenerezza e buonumore. La loro fragranza, il loro colore dorato e la loro consistenza ci coccolano e spesso, inzuppati nel latte caldo, ci regalano una cena alternativa, al riparo dalla malinconia! Che cosa c’è di meglio, allora, che provare a raddoppiarne la loro dolce […]

Come faremo?

Come faremo? Come faremo a tornare alla vita di sempre? Eccoci, gonfi di quei respiri presi tra lo scintillare del sole negli alberi e le carezze del vento sulla pelle. Proviamo a rientrare nella normalità dei giorni. Fingendo che ci basti l’aver cercato di cogliere i messaggi nascosti nelle pieghe delle ore.

Un cappello pieno di ciliegie

Mi sono resa conto di quanto sia diventato impossibile parlare di Oriana Fallaci senza finire nel vortice di una qualche polemica. La Fallaci giudicata razzista, che osteggiava gli omosessuali e che amava la guerra perché “le ricordava quando era giovane e bella”. Posto che continuerò a domandarmi per sempre quale sia il confine tra essere […]

Di argento e di vita

Ero a disagio solo con lei. Lei lo capì. Un polpo viola giaceva sconfitto sugli scogli neri, l’anima coriacea, sfilacciata. Prese un’arancia. Ne svuotò l’anima. Riempì le sue spoglie di alici. Una di esse sembrava ancora pulsare di argento e di vita.