Pubblicati da Elisa Origi

Ritratto di Luigi

Luigi schiude appena le labbra quando parla. Come se le parole volesse proporle con una misura, una prudenza. Come se avesse sempre necessità di sincerarsi sul passo successivo, in una timidezza preventiva. Non invadono le parole di Luigi, eppure accolgono mentre racconta di un’esperienza incredibile rispetto alla quale, in qualche modo, la sua pacatezza stride. […]

Alla mia Gallarate

E poi a Gallarate, un tempo, c’era una pescheria, in piazza della Libertà, dove ora c’è una gelateria. Ricordo l’odore del pesce, poi l’acquario scuro con le aragoste dentro, a lasciarsi osservare con guardinga inquietudine dai miei occhi bambini. Poi il resto, accanto al sacchetto, veniva appoggiato su un tappetino, a fianco della cassa; era […]

Triste e lieve

Poi in estate si andava dalle Suore Canossiane, in via Trombini. Da loro c’era anche una scuola elementare e una media, ma soltanto femminile, e io pensavo ci fosse qualcosa di triste e al tempo stesso di lieve in questa mancanza di maschi. Le loro aule erano più curate rispetto alle classi statali e le […]

Lavori in corso

Forse non tutti lo sanno, ma molte persone, negli ultimi istanti della vita, hanno visioni su un mondo che sentono fermamente di poter definire Aldilà. Scenari che poi raccontano dopo esser sopravvissute, sfuggendo alla morte per un soffio. È un argomento che suscita molte reazioni, me ne rendo conto. Speranza, curiosità, a volte irritazione, ilarità, […]

Pensieri stellari: non c’è ragione, no?

Ah, è tutto frutto del caso; capisco. Un incidente diplomatico tra molecole, un ballo scatenato fra neutroni. Non c’è ragione perché tutto, a un certo punto, debba esplodere. Poi precipitare in un nulla assoluto che non sappiamo concepire, ma soltanto tingere, di nero, nelle parole vaghe che proviamo a scegliere. Non deve esserci un perché; […]

Posso accompagnarti

“Posso accompagnarti a casa io” le aveva detto. “Abito lontano” gli aveva risposto. “E allora andiamo lontano.” “Che tipo che sei, tu! Grazie, però preferisco prendere i mezzi.” “Non insisto. Posso camminare con te, fino alla fermata?” “Sì, puoi. Finirà che mi sbaglierò, prima o poi, e mi scapperà di darti del tu anche in […]

È la forma che ha dato

Una laurea pressoché inutile, quella in Lettere, per il mercato del lavoro. Una laurea che, del resto, non mi ha certo riempito questa scatoletta grigia di tutta la scienza del mondo. È la forma che ha dato, a questa scatoletta, che ancora mi piace. Milano, 11 febbraio 2004.

Ho visto un uomo

Ho visto un uomo. Oggi pomeriggio, in pieno centro. Prima l’ho avvertito alle mie spalle, poi ho iniziato a scorgerlo, lateralmente. Ero al telefono, avevo fretta. Lui camminava, si avvicinava e in qualche modo già chiedeva la mia attenzione. Parlavo con il mio bambino di cose dolci, avevo un treno da prendere. Mi sono voltata. […]

Skin

Sono stata dal dermatologo. Gli ho detto ho una macchia, qui, sulla pelle del braccio. Gli anni passano e la macchia schiarisce; schiarendo si spande. Si spande, e allargandosi, stinge. E tu la puoi vedere perché occupa sempre più spazio, ma più cammina, più si fa leggera. Somiglia ad alcune certezze, che all’inizio son poche, […]

Siamo storie che si incrociano

Oggi ho visto un uomo. Sedeva alla guida, sulla sua auto. Io anche, in direzione opposta alla sua. Il suo viso, i lineamenti liquefatti da una passata battaglia con il fuoco. La sua mano sinistra, non compromessa nella forma, mi pareva, ma nel colore, senz’altro, e non più rosa, ma grigia, spenta. Siamo storie che […]